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VANGELO DI MARCO (II)
Marco - Capitolo 9
[1] E diceva loro: «In verità vi dico: vi sono
alcuni qui presenti, che non morranno senza aver visto il
regno di Dio venire con potenza». |
La trasfigurazione
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[2] Dopo sei giorni, Gesù prese con sé Pietro,
Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto,
in un luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti
a loro
[3] e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun
lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche.
[4] E apparve loro Elia con Mosè e discorrevano con
Gesù.
[5] Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù:
«Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo
tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia!».
[6] Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano
stati presi dallo spavento.
[7] Poi si formò una nube che li avvolse nell'ombra
e uscì una voce dalla nube: «Questi è
il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!».
[8] E subito guardandosi attorno, non videro più nessuno,
se non Gesù solo con loro. |
Domanda su Elia
[9] Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non
raccontare a nessuno ciò che avevano visto, se non
dopo che il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti.
[10] Ed essi tennero per sé la cosa, domandandosi però
che cosa volesse dire risuscitare dai morti.
[11] E lo interrogarono: «Perché gli scribi dicono
che prima deve venire Elia?».
[12] Egli rispose loro: «Sì, prima viene Elia
e ristabilisce ogni cosa; ma come sta scritto del Figlio dell'uomo?
Che deve soffrire molto ed essere disprezzato.
[13] Orbene, io vi dico che Elia è gia venuto, ma hanno
fatto di lui quello che hanno voluto, come sta scritto di
lui».
L'epilettico indemoniato
[14] E giunti presso i discepoli, li videro circondati da molta
folla e da scribi che discutevano con loro.
[15] Tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e
corse a salutarlo.
[16] Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete
con loro?».
[17] Gli rispose uno della folla: «Maestro, ho portato
da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto.
[18] Quando lo afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma,
digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli
di scacciarlo, ma non ci sono riusciti».
[19] Egli allora in risposta, disse loro: «O generazione
incredula! Fino a quando starò con voi? Fino a quando
dovrò sopportarvi? Portatelo da me».
[20] E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito
scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra,
si rotolava spumando.
[21] Gesù interrogò il padre: «Da quanto
tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall'infanzia;
[22] anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell'acqua
per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di
noi e aiutaci».
[23] Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è
possibile per chi crede».
[24] Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: «Credo,
aiutami nella mia incredulità».
[25] Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò
lo spirito immondo dicendo: «Spirito muto e sordo, io
te l'ordino, esci da lui e non vi rientrare più».
[26] E gridando e scuotendolo fortemente, se ne uscì.
E il fanciullo diventò come morto, sicché molti
dicevano: «E' morto».
[27] Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed
egli si alzò in piedi.
[28] Entrò poi in una casa e i discepoli gli chiesero
in privato: «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?».
[29] Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni
non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».
Secondo annunzio della passione
[30] Partiti di là, attraversavano la Galilea, ma
egli non voleva che alcuno lo sapesse.
[31] Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: «Il
Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli
uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni,
risusciterà».
[32] Essi però non comprendevano queste parole e avevano
timore di chiedergli spiegazioni.
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Chi è il più grande?
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[33] Giunsero intanto a Cafarnao. E quando fu in casa, chiese
loro: «Di che cosa stavate discutendo lungo la via?».
[34] Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso
tra loro chi fosse il più grande.
[35] Allora, sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro:
«Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti
e il servo di tutti».
[36] E, preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo
disse loro:
[37] «Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome,
accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che
mi ha mandato». |
Uso del nome di Gesù
[38] Giovanni gli disse: «Maestro,
abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome
e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri».
[39] Ma Gesù disse: «Non glielo proibite, perché
non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome
e subito dopo possa parlare male di me.
[40] Chi non è contro di noi è per noi.
Carità verso i discepoli
[41] Chiunque vi darà da bere un
bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo,
vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa. |
Lo scandalo
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[42] Chi scandalizza uno di questi piccoli
che credono, è meglio per lui che gli si metta una
macina da asino al collo e venga gettato nel mare.
[43] Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio
per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella
Geenna, nel fuoco inestinguibile.
[44] - [45] Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è
meglio per te entrare nella vita zoppo, che esser gettato
con due piedi nella Geenna.
[46] - [47] Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è
meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo,
che essere gettato con due occhi nella Geenna,
[48] dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.
[49] Perché ciascuno sarà salato con il fuoco.
[50] Buona cosa il sale; ma se il sale diventa senza sapore,
con che cosa lo salerete? Abbiate sale in voi stessi e siate
in pace gli uni con gli altri». |
Marco - Capitolo 10
Questione sul divorzio
[1] Partito di là, si recò nel
territorio della Giudea e oltre il Giordano. La folla accorse
di nuovo a lui e di nuovo egli l'ammaestrava, come era solito
fare.
[2] E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli
domandarono: «E' lecito ad un marito ripudiare la propria
moglie?».
[3] Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?».
[4] Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un
atto di ripudio e di rimandarla».
[5] Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro
cuore egli scrisse per voi questa norma.
[6] Ma all'inizio della creazione Dio li creò maschio
e femmina;
[7] per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre
e i due saranno una carne sola.
[8] Sicché non sono più due, ma una sola carne.
[9] L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto».
[10] Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo
su questo argomento. Ed egli disse:
[11] «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra,
commette adulterio contro di lei;
[12] se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette
adulterio». |
Gesù e i bambini
[13] Gli presentavano dei bambini perché li
accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano.
[14] Gesù, al vedere questo, s'indignò
e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano
a me e non glielo impedite, perché a chi è
come loro appartiene il regno di Dio.
[15] In verità vi dico: Chi non accoglie il regno
di Dio come un bambino, non entrerà in esso».
[16] E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani
sopra di loro li benediceva. |
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L'uomo ricco
[17] Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale
gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti
a lui, gli domandò: «Maestro buono, che
cosa devo fare per avere la vita eterna?».
[18] Gesù gli disse: «Perché mi
chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo.
[19] Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere
adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza,
non frodare, onora il padre e la madre».
[20] Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste
cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza».
[21] Allora Gesù, fissatolo, lo amò e
gli disse: «Una cosa sola ti manca: và,
vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai
un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi».
[22] Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne
andò afflitto, poiché aveva molti beni.
Il pericolo delle ricchezze
[23] Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse
ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro
che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!».
[24] I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole;
ma Gesù riprese: «Figlioli, com'è
difficile entrare nel regno di Dio!
[25] E' più facile che un cammello passi per
la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di
Dio».
[26] Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra
loro: «E chi mai si può salvare?».
[27] Ma Gesù, guardandoli, disse: «Impossibile
presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché
tutto è possibile presso Dio».
Ricompensa promessa alla rinuncia
[28] Pietro allora gli disse: «Ecco, noi abbiamo
lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
[29] Gesù gli rispose: «In verità
vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa
o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi
a causa mia e a causa del vangelo,
[30] che non riceva gia al presente cento volte tanto
in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi,
insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna.
[31] E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i
primi».
Terzo annunzio della passione
[32] Mentre erano in viaggio per salire a Gerusalemme,
Gesù camminava davanti a loro ed essi erano stupiti;
coloro che venivano dietro erano pieni di timore. Prendendo
di nuovo in disparte i Dodici, cominciò a dir
loro quello che gli sarebbe accaduto:
[33] «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio
dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti
e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo consegneranno
ai pagani,
[34] lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno
e lo uccideranno; ma dopo tre giorni risusciterà».
La domanda dei figli di Zebedeo
[35] E gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli
di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, noi vogliamo
che tu ci faccia quello che ti chiederemo».
[36] Egli disse loro: «Cosa volete che io faccia
per voi?». Gli risposero:
[37] «Concedici di sedere nella tua gloria uno
alla tua destra e uno alla tua sinistra».
[38] Gesù disse loro: «Voi non sapete ciò
che domandate. Potete bere il calice che io bevo, o
ricevere il battesimo con cui io sono battezzato?».
Gli risposero: «Lo possiamo».
[39] E Gesù disse: «Il calice che io bevo
anche voi lo berrete, e il battesimo che io ricevo anche
voi lo riceverete.
[40] Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non
sta a me concederlo; è per coloro per i quali
è stato preparato».
I capi devono servire
[41] All'udire questo, gli altri dieci si sdegnarono
con Giacomo e Giovanni.
[42] Allora Gesù, chiamatili a sé, disse
loro: «Voi sapete che coloro che sono ritenuti
capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano
su di esse il potere.
[43] Fra voi però non è così; ma
chi vuol essere grande tra voi si farà vostro
servitore,
[44] e chi vuol essere il primo tra voi sarà
il servo di tutti.
[45] Il Figlio dell'uomo infatti non è venuto
per essere servito, ma per servire e dare la propria
vita in riscatto per molti». |
Il cieco all'uscita di Gerico [46] E giunsero a Gerico. E mentre partiva da Gerico
insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo,
Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare.
[47] Costui, al sentire che c'era Gesù Nazareno,
cominciò a gridare e a dire: «Figlio di
Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
[48] Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava
più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà
di me!».
[49] Allora Ges ù si fermò e disse: «Chiamatelo!».
E chiamarono il cieco dicendogli: «Coraggio! Alzati,
ti chiama!».
[50] Egli, gettato via il mantello, balzò in
piedi e venne da Gesù.
[51] Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che
io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì,
che io riabbia la vista!».
[52] E Gesù gli disse: «Và, la tua
fede ti ha salvato». E subito riacquistò
la vista e prese a seguirlo per la strada. |
Marco - Capitolo 11
IV. IL MINISTERO DI GESU' A GERUSALEMME
Ingresso messianico in Gerusalemme
[1] Quando si avvicinarono a Gerusalemme, verso Bètfage
e Betània, presso il monte degli Ulivi, mandò
due dei suoi discepoli
[2] e disse loro: «Andate nel villaggio che vi
sta di fronte, e subito entrando in esso troverete un
asinello legato, sul quale nessuno è mai salito.
Scioglietelo e conducetelo.
[3] E se qualcuno vi dirà: Perché fate
questo?, rispondete: Il Signore ne ha bisogno, ma lo
rimanderà qui subito».
[4] Andarono e trovarono un asinello legato vicino a
una porta, fuori sulla strada, e lo sciolsero.
[5] E alcuni dei presenti però dissero loro:
«Che cosa fate, sciogliendo questo asinello?».
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[6] Ed essi risposero come aveva detto loro il Signore.
E li lasciarono fare.
[7] Essi condussero l'asinello da Gesù, e vi
gettarono sopra i loro mantelli, ed egli vi montò
sopra.
[8] E molti stendevano i propri mantelli sulla strada
e altri delle fronde, che avevano tagliate dai campi.
[9] Quelli poi che andavano innanzi, e quelli che venivano
dietro gridavano:
Osanna!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
[10] Benedetto il regno che viene, del nostro padre
Davide!
Osanna nel più alto dei cieli!
[11] Ed entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo
aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l'ora
tarda, uscì con i Dodici diretto a Betània.
Il fico sterile
[12] La mattina seguente, mentre uscivano da Betània,
ebbe fame.
[13] E avendo visto di lontano un fico che aveva delle
foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse
qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovò altro
che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi.
[14] E gli disse: «Nessuno possa mai più
mangiare i tuoi frutti». E i discepoli l'udirono. |
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I venditori cacciati dal tempio
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[15] Andarono intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel
tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e comperavano
nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiavalute
e le sedie dei venditori di colombe
[16] e non permetteva che si portassero cose attraverso
il tempio.
[17] Ed insegnava loro dicendo: «Non sta forse
scritto:
La mia casa sarà chiamata
casa di preghiera per tutte le genti?
Voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri!».
[18] L'udirono i sommi sacerdoti e gli scribi e cercavano
il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui,
perché tutto il popolo era ammirato del suo insegnamento.
[19] Quando venne la sera uscirono dalla città.
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Il fico seccato. Fede e preghiera
[20] La mattina seguente, passando, videro il fico
seccato fin dalle radici.
[21] Allora Pietro, ricordatosi, gli disse: «Maestro,
guarda: il fico che hai maledetto si è seccato».
[22] Gesù allora disse loro: «Abbiate fede
in Dio!
[23] In verità vi dico: chi dicesse a questo
monte: Lèvati e gettati nel mare, senza dubitare
in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà,
ciò gli sarà accordato.
[24] Per questo vi dico: tutto quello che domandate
nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi
sarà accordato.
[25] Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa
contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre
vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri
peccati». [26] .
Obiezione dei Giudei sull'autorità
di Gesù
27] Andarono di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli
si aggirava per il tempio, gli si avvicinarono i sommi
sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero:
[28] «Con quale autorità fai queste cose?
O chi ti ha dato l'autorità di farlo?».
[29] Ma Gesù disse loro: «Vi farò
anch'io una domanda e, se mi risponderete, vi dirò
con quale potere lo faccio.
[30] Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli
uomini? Rispondetemi».
[31] Ed essi discutevano tra sé dicendo: «Se
rispondiamo "dal cielo", dirà: Perché
allora non gli avete creduto?
[32] Diciamo dunque "dagli uomini"?». Però
temevano la folla, perché tutti consideravano
Giovanni come un vero profeta.
[33] Allora diedero a Gesù questa risposta: «Non
sappiamo». E Gesù disse loro: «Neanch'io
vi dico con quale autorità faccio queste cose».
Marco - Capitolo 12
Parabola dei vignaioli omicidi
[1] Gesù si mise a parlare loro in parabole:
«Un uomo piantò una vigna, vi pose attorno
una siepe, scavò un torchio, costruì una
torre, poi la diede in affitto a dei vignaioli e se
ne andò lontano.
[2] A suo tempo inviò un servo a ritirare da
quei vignaioli i frutti della vigna.
[3] Ma essi, afferratolo, lo bastonarono e lo rimandarono
a mani vuote.
[4] Inviò loro di nuovo un altro servo: anche
quello lo picchiarono sulla testa e lo coprirono di
insulti.
[5] Ne inviò ancora un altro, e questo lo uccisero;
e di molti altri, che egli ancora mandò, alcuni
li bastonarono, altri li uccisero.
[6] Aveva ancora uno, il figlio prediletto: lo inviò
loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio!
[7] Ma quei vignaioli dissero tra di loro: Questi è
l'erede; su, uccidiamolo e l'eredità sarà
nostra.
[8] E afferratolo, lo uccisero e lo gettarono fuori
della vigna.
[9] Che cosa farà dunque il padrone della vigna?
Verrà e sterminerà quei vignaioli e darà
la vigna ad altri.
[10] Non avete forse letto questa Scrittura:
La pietra che i costruttori hanno scartata
è diventata testata d'angolo;
[11] dal Signore è stato fatto questo
ed è mirabile agli occhi nostri»? |
Il tributo a Cesare
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[13] Gli mandarono però alcuni farisei ed erodiani
per coglierlo in fallo nel discorso.
[14] E venuti, quelli gli dissero: «Maestro, sappiamo
che sei veritiero e non ti curi di nessuno; infatti
non guardi in faccia agli uomini, ma secondo verità
insegni la via di Dio. E' lecito o no dare il tributo
a Cesare? Lo dobbiamo dare o no?».
[15] Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse: «Perché
mi tentate? Portatemi un denaro perché io lo
veda».
[16] Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Di
chi è questa immagine e l'iscrizione?».
Gli risposero: «Di Cesare».
[17] Gesù disse loro: «Rendete a Cesare
ciò che è di Cesare e a Dio ciò
che è di Dio». E rimasero ammirati di lui. |
La risurrezione dei morti
[18] Vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che
non c'è risurrezione, e lo interrogarono dicendo:
[19] «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto
che se muore il fratello di uno e lascia la moglie senza
figli, il fratello ne prenda la moglie per dare discendenti
al fratello.
[20] C'erano sette fratelli: il primo prese moglie e
morì senza lasciare discendenza;
[21] allora la prese il secondo, ma morì senza
lasciare discendenza; e il terzo egualmente,
[22] e nessuno dei sette lasciò discendenza.
Infine, dopo tutti, morì anche la donna.
[23] Nella risurrezione, quando risorgeranno, a chi
di loro apparterrà la donna? Poiché in
sette l'hanno avuta come moglie».
[24] Rispose loro Gesù: «Non siete voi
forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture,
né la potenza di Dio?
[25] Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno
moglie né marito, ma saranno come angeli nei
cieli.
[26] A riguardo poi dei morti che devono risorgere,
non avete letto nel libro di Mosè, a proposito
del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono
il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e di Giacobbe?
[27] Non è un Dio dei morti ma dei viventi! Voi
siete in grande errore».
Il primo comandamento
[28] Allora si accostò uno degli scribi che
li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben
risposto, gli domandò: «Qual è il
primo di tutti i comandamenti?».
[29] Gesù rispose: «Il primo è:
Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico
Signore;
[30] amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo
cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.
[31] E il secondo è questo: Amerai il prossimo
tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento
più importante di questi».
[32] Allora lo scriba gli disse: «Hai detto bene,
Maestro, e secondo verità che Egli è unico
e non v'è altri all'infuori di lui;
[33] amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e
con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso
val più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
[34] Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente,
gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio».
E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Il Cristo, figlio e Signore di Davide
[35] Gesù continuava a parlare, insegnando
nel tempio: «Come mai dicono gli scribi che il
Messia è figlio di Davide?
[36] Davide stesso infatti ha detto, mosso dallo Spirito
Santo:
Disse il Signore al mio Signore:
Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
come sgabello ai tuoi piedi.
Gli scribi giudicati da Gesù
[38] Diceva loro mentre insegnava: «Guardatevi
dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti,
ricevere saluti nelle piazze,
[39] avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti
nei banchetti.
[40] Divorano le case delle vedove e ostentano di fare
lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna più
grave». |
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L'obolo della vedova
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[41] E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come
la folla gettava monete nel tesoro.
E tanti ricchi ne
gettavano molte.
[42] Ma venuta una povera vedova vi gettò due
spiccioli, cioè un quattrino.
[43] Allora, chiamati a sé i discepoli, disse
loro:
«In verità vi dico: questa vedova
ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.
[44] Poiché tutti hanno dato del loro superfluo,
essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto
quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere». |
Marco - Capitolo 13
Discorso escatologico. Introduzione
[1] Mentre usciva dal tempio, un discepolo gli disse:
«Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!».
[2] Gesù gli rispose: «Vedi queste grandi
costruzioni? Non rimarrà qui pietra su pietra,
che non sia distrutta».
[3] Mentre era seduto sul monte degli Ulivi, di fronte
al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea lo interrogavano
in disparte:
[4] «Dicci, quando accadrà questo, e quale
sarà il segno che tutte queste cose staranno
per compiersi?».
L'inizio dei dolori
[5] Gesù si mise a dire loro: «Guardate
che nessuno v'inganni!
[6] Molti verranno in mio nome, dicendo: "Sono io",
e inganneranno molti.
[7] E quando sentirete parlare di guerre, non allarmatevi;
bisogna infatti che ciò avvenga, ma non sarà
ancora la fine.
[8] Si leverà infatti nazione contro nazione
e regno contro regno; vi saranno terremoti sulla terra
e vi saranno carestie. Questo sarà il principio
dei dolori.
[9] Ma voi badate a voi stessi! Vi consegneranno ai
sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe, comparirete
davanti a governatori e re a causa mia, per render testimonianza
davanti a loro.
[10] Ma prima è necessario che il vangelo sia
proclamato a tutte le genti.
[11] E quando vi condurranno via per consegnarvi, non
preoccupatevi di ciò che dovrete dire, ma dite
ciò che in quell'ora vi sarà dato: poiché
non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo.
[12] Il fratello consegnerà a morte il fratello,
il padre il figlio e i figli insorgeranno contro i genitori
e li metteranno a morte.
[13] Voi sarete odiati da tutti a causa del mio nome,
ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà
salvato.
La grande tribolazione di Gerusalemme
[14] Quando vedrete l'abominio della desolazione stare
là dove non conviene, chi legge capisca, allora
quelli che si trovano nella Giudea fuggano ai monti;
[15] chi si trova sulla terrazza non scenda per entrare
a prender qualcosa nella sua casa;
[16] chi è nel campo non torni indietro a prendersi
il mantello.
[17] Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno
in quei giorni!
[18] Pregate che ciò non accada d'inverno;
[19] perché quei giorni saranno una tribolazione,
quale non è mai stata dall'inizio della creazione,
fatta da Dio, fino al presente, né mai vi sarà.
[20] Se il Signore non abbreviasse quei giorni, nessun
uomo si salverebbe. Ma a motivo degli eletti che si
è scelto ha abbreviato quei giorni.
[21] Allora, dunque, se qualcuno vi dirà: "Ecco,
il Cristo è qui, ecco è là", non
ci credete;
[22] perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti
e faranno segni e portenti per ingannare, se fosse possibile,
anche gli eletti.
[23] Voi però state attenti! Io vi ho predetto
tutto.
Manifestazione gloriosa del Figlio dell'uomo
[24] In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà
e la luna non darà più il suo splendore
[25] e gli astri si metteranno a cadere dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
[26] Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle
nubi con grande potenza e gloria.
[27] Ed egli manderà gli angeli e riunirà
i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità
della terra fino all'estremità del cielo.
Parabola del fico
[28] Dal fico imparate questa parabola: quando gia
il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete
che l'estate è vicina;
[29] così anche voi, quando vedrete accadere
queste cose, sappiate che egli è vicino, alle
porte.
[30] In verità vi dico: non passerà questa
generazione prima che tutte queste cose siano avvenute.
[31] Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole
non passeranno.
[32] Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno
li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure
il Figlio, ma solo il Padre.
Vegliare per non essere sorpresi
[33] State attenti, vegliate, perché non sapete
quando sarà il momento preciso.
[34] E' come uno che è partito per un viaggio
dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere
ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al
portiere di vigilare.
[35] Vigilate dunque, poiché non sapete quando
il padrone di casa ritornerà, se alla sera o
a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino,
[36] perché non giunga all'improvviso, trovandovi
addormentati.
[37] Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!».
Marco - Capitolo 14
V. LA PASSIONE E LA RISURREZIONE DI GESU'
Complotto contro Gesù
[1] Mancavano intanto due giorni alla Pasqua e agli
Azzimi e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano il
modo di impadronirsi di lui con inganno, per ucciderlo.
[2] Dicevano infatti: «Non durante la festa, perché
non succeda un tumulto di popolo».
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L'unzione a Betania
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[3] Gesù si trovava a Betània nella
casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse
una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio
profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il
vasetto di alabastro e versò l'unguento sul suo
capo.
[4] Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro:
«Perché tutto questo spreco di olio profumato?
[5] Si poteva benissimo vendere quest'olio a più
di trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano
infuriati contro di lei.
[6] Allora Gesù disse: «Lasciatela stare;
perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso
di me un'opera buona;
[7] i poveri infatti li avete sempre con voi e potete
beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre.
[8] Essa ha fatto ciò ch'era in suo potere, ungendo
in anticipo il mio corpo per la sepoltura.
[9] In verità vi dico che dovunque, in tutto
il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà
pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto». |
Il tradimento di Giuda
[10] Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò
dai sommi sacerdoti, per consegnare loro Gesù.
[11] Quelli all'udirlo si rallegrarono e promisero di
dargli denaro. Ed egli cercava l'occasione opportuna
per consegnarlo.
Preparativi del pasto pasquale
[12] Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava
la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove
vuoi che andiamo a preparare perché tu possa
mangiare la Pasqua?».
[13] Allora mandò due dei suoi discepoli dicendo
loro: «Andate in città e vi verrà
incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo
[14] e là dove entrerà dite al padrone
di casa: Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza,
perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei
discepoli?
[15] Egli vi mostrerà al piano superiore una
grande sala con i tappeti, gia pronta; là preparate
per noi».
[16] I discepoli andarono e, entrati in città,
trovarono come aveva detto loro e prepararono per la
Pasqua.
Annunzio del tradimento di Giuda
[17] Venuta la sera, egli giunse con i Dodici.
[18] Ora, mentre erano a mensa e mangiavano, Gesù
disse: «In verità vi dico, uno di voi,
colui che mangia con me, mi tradirà».
[19] Allora cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno
dopo l'altro: «Sono forse io?».
[20] Ed egli disse loro: «Uno dei Dodici, colui
che intinge con me nel piatto.
[21] Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto
di lui, ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo
è tradito! Bene per quell'uomo se non fosse mai
nato!». |
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Istituzione dell'Eucaristia
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[22] Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata
la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo:
«Prendete, questo è il mio corpo».
[23] Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro
e ne bevvero tutti.
[24] E disse: «Questo è il mio sangue,
il sangue dell'alleanza versato per molti.
[25] In verità vi dico che io non berrò
più del frutto della vite fino al giorno in cui
lo berrò nuovo nel regno di Dio». |
Predizione del rinnegamento di Pietro
[26] E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il
monte degli Ulivi.
[27] Gesù disse loro: «Tutti rimarrete
scandalizzati, poiché sta scritto:
Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse.
[28] Ma, dopo la mia risurrezione, vi precederò
in Galilea».
[29] Allora Pietro gli disse: «Anche se tutti
saranno scandalizzati, io non lo sarò».
[30] Gesù gli disse: «In verità
ti dico: proprio tu oggi, in questa stessa notte, prima
che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte».
[31] Ma egli, con grande insistenza, diceva: «Se
anche dovessi morire con te, non ti rinnegherò».
Lo stesso dicevano anche tutti gli altri. |
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Al Getsemani
[32] Giunsero intanto a un podere chiamato Getsèmani,
ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedetevi qui,
mentre io prego».
[33] Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni
e cominciò a sentire paura e angoscia.
[34] Gesù disse loro: «La mia anima è
triste fino alla morte. Restate qui e vegliate».
[35] Poi, andato un pò innanzi, si gettò
a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse
da lui quell'ora.
[36] E diceva: «Abbà, Padre! Tutto è
possibile a te, allontana da me questo calice! Però
non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi
tu».
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[37] Tornato indietro, li trovò addormentati
e disse a Pietro: «Simone, dormi? Non sei riuscito
a vegliare un'ora sola?
[38] Vegliate e pregate per non entrare in tentazione;
lo spirito è pronto, ma la carne è debole».
[39] Allontanatosi di nuovo, pregava dicendo le medesime
parole.
[40] Ritornato li trovò addormentati, perché
i loro occhi si erano appesantiti, e non sapevano che
cosa rispondergli.
[41] Venne la terza volta e disse loro: «Dormite
ormai e riposatevi! Basta, è venuta l'ora: ecco,
il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani dei
peccatori.
[42] Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce
è vicino». |
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L'arresto di Gesù
[43] E subito, mentre ancora parlava, arrivò
Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade
e bastoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi
e dagli anziani.
[44] Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno: «Quello
che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo
via sotto buona scorta».
[45] Allora gli si accostò dicendo: «Rabbì»
e lo baciò.
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[46] Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono.
[47] Uno dei presenti, estratta la spada, colpì
il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio.
[48] Allora Gesù disse loro: «Come contro
un brigante, con spade e bastoni siete venuti a prendermi.
[49] Ogni giorno ero in mezzo a voi a insegnare nel
tempio, e non mi avete arrestato. Si adempiano dunque
le Scritture!».
[50] Tutti allora, abbandonandolo, fuggirono.
[51] Un giovanetto però lo seguiva, rivestito
soltanto di un lenzuolo, e lo fermarono.
[52] Ma egli, lasciato il lenzuolo, fuggì via
nudo.
Gesù davanti al Sinedrio
53] Allora condussero Gesù dal sommo sacerdote,
e là si riunirono tutti i capi dei sacerdoti,
gli anziani e gli scribi.
[54] Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro
il cortile del sommo sacerdote; e se ne stava seduto
tra i servi, scaldandosi al fuoco.
[55] Intanto i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio
cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo
a morte, ma non la trovavano.
[56] Molti infatti attestavano il falso contro di lui
e così le loro testimonianze non erano concordi.
[57] Ma alcuni si alzarono per testimoniare il falso
contro di lui, dicendo:
[58] «Noi lo abbiamo udito mentre diceva: Io distruggerò
questo tempio fatto da mani d'uomo e in tre giorni ne
edificherò un altro non fatto da mani d'uomo».
[59] Ma nemmeno su questo punto la loro testimonianza
era concorde.
[60] Allora il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all'assemblea,
interrogò Gesù dicendo: «Non rispondi
nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?».
[61] Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo
il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: «Sei
tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?».
[62] Gesù rispose: «Io lo sono!
E vedrete il Figlio dell'uomo
seduto alla destra della Potenza
e venire con le nubi del cielo».
[63] Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti,
disse: «Che bisogno abbiamo ancora di testimoni?
[64] Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?».
Tutti sentenziarono che era reo di morte.
[65] Allora alcuni cominciarono a sputargli addosso,
a coprirgli il volto, a schiaffeggiarlo e a dirgli:
«Indovina». I servi intanto lo percuotevano. |
Rinnegamenti di Pietro
[66] Mentre Pietro era giù nel cortile, venne
una serva del sommo sacerdote
[67] e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo fissò
e gli disse: «Anche tu eri con il Nazareno, con
Gesù».
[68] Ma egli negò: «Non so e non capisco
quello che vuoi dire». Uscì quindi fuori
del cortile e il gallo cantò.
[69] E la serva, vedendolo, ricominciò a dire
ai presenti: «Costui è di quelli».
[70] Ma egli negò di nuovo. Dopo un poco i presenti
dissero di nuovo a Pietro: «Tu sei certo di quelli,
perché sei Galileo».
[71] Ma egli cominciò a imprecare e a giurare:
«Non conosco quell'uomo che voi dite».
[72] Per la seconda volta un gallo cantò. Allora
Pietro si ricordò di quella parola che Gesù
gli aveva detto: «Prima che il gallo canti due
volte, mi rinnegherai per tre volte». E scoppiò
in pianto. |
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Marco - Capitolo 15
Gesù davanti a Pilato
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[1] Al mattino i sommi sacerdoti, con gli
anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto
consiglio, misero in catene Gesù, lo condussero
e lo consegnarono a Pilato.
[2] Allora Pilato prese a interrogarlo: «Sei tu
il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu
lo dici».
[3] I sommi sacerdoti frattanto gli muovevano molte
accuse.
[4] Pilato lo interrogò di nuovo: «Non
rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!».
[5] Ma Gesù non rispose più nulla, sicché
Pilato ne restò meravigliato.
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[6] Per la festa egli era solito rilasciare un carcerato
a loro richiesta.
[7] Un tale chiamato Barabba si trovava in carcere insieme
ai ribelli che nel tumulto avevano commesso un omicidio.
[8] La folla, accorsa, cominciò a chiedere ciò
che sempre egli le concedeva.
[9] Allora Pilato rispose loro: «Volete che vi
rilasci il re dei Giudei?».
[10] Sapeva infatti che i sommi sacerdoti glielo avevano
consegnato per invidia.
[11] Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla perché
egli rilasciasse loro piuttosto Barabba.
[12] Pilato replicò: «Che farò dunque
di quello che voi chiamate il re dei Giudei?».
[13] Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!».
[14] Ma Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?».
Allora essi gridarono più forte: «Crocifiggilo!».
[15] E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine,
rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare
Gesù, lo consegnò perché fosse
crocifisso. |
La corona di spine
[16] Allora i soldati lo condussero dentro il cortile,
cioè nel pretorio, e convocarono tutta la coorte.
[17] Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato
una corona di spine, gliela misero sul capo.
[18] Cominciarono poi a salutarlo: «Salve, re
dei Giudei!».
[19] E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano
addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui.
[20] Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora
e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori
per crocifiggerlo. |
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La via della croce
[21] Allora costrinsero un tale che passava, un certo
Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di
Alessandro e Rufo, a portare la croce.
[22] Condussero dunque Gesù al luogo del Gòlgota,
che significa luogo del cranio,
[23] e gli offrirono vino mescolato con mirra, ma egli
non ne prese. |
La crocifissione
[24] Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti,
tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse
prendere.
[25] Erano le nove del mattino quando lo crocifissero.
[26] E l'iscrizione con il motivo della condanna diceva:
Il re dei Giudei.
[27] Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla
sua destra e uno alla sinistra.
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Gesù in croce deriso e oltraggiato
[29] I passanti lo insultavano e, scuotendo il capo,
esclamavano: «Ehi, tu che distruggi il tempio
e lo riedifichi in tre giorni,
[30] salva te stesso scendendo dalla croce!».
[31] Ugualmente anche i sommi sacerdoti con gli scribi,
facendosi beffe di lui, dicevano: «Ha salvato
altri, non può salvare se stesso!
[32] Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce,
perché vediamo e crediamo». E anche quelli
che erano stati crocifissi con lui lo insultavano. |
La morte di Gesù
[33] Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la
terra, fino alle tre del pomeriggio.
[34] Alle tre Gesù gridò con voce forte:
Eloì, Eloì, lemà sabactàni?,
chesignifica: Dio mio, Dio mio, perché mi hai
abbandonato?
[35] Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano:
«Ecco, chiama Elia!».
[36] Uno corse a inzuppare di aceto una spugna e, postala
su una canna, gli dava da bere, dicendo: «Aspettate,
vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce».
[37] Ma Gesù, dando un forte grido, spirò.
[38] Il velo del tempio si squarciò in due, dall'alto
in basso.
[39] Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo
spirare in quel modo, disse: «Veramente quest'uomo
era Figlio di Dio!». |
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Le pie donne sul Calvario
[40] C'erano anche alcune donne, che stavano ad osservare
da lontano, tra le quali Maria di Màgdala, Maria
madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salome,
[41] che lo seguivano e servivano quando era ancora
in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a
Gerusalemme. |
La sepoltura
[42] Sopraggiunta ormai la sera, poiché era
la Parascève, cioè la vigilia del sabato,
[43] Giuseppe d'Arimatèa, membro autorevole del
sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò
coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù.
[44] Pilato si meravigliò che fosse gia morto
e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse
morto da tempo.
[45] Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe.
[46] Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò
giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo
depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece
rotolare un masso contro l'entrata del sepolcro.
[47] Intanto Maria di Màgdala e Maria madre di
Ioses stavano ad osservare dove veniva deposto. |
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La tomba vuota. Messaggio dell'angelo
[1] Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria
di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare
a imbalsamare Gesù.
[2] Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato,
vennero al sepolcro al levar del sole.
[3] Esse dicevano tra loro: «Chi ci rotolerà
via il masso dall'ingresso del sepolcro?».
[4] Ma, guardando, videro che il masso era gia stato
rotolato via, benché fosse molto grande.
[5] Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto
sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero
paura.
[6] Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi
cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. E' risorto,
non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto.
[7] Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che
egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come
vi ha detto».
[8] Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perché
erano piene di timore e di spavento. E non dissero niente
a nessuno, perché avevano paura. |
Apparizioni di Gesù risuscitato
[9] Risuscitato al mattino nel primo
giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala,
dalla quale aveva cacciato sette demòni.
[10] Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci
che erano in lutto e in pianto.
[11] Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto
da lei, non vollero credere.
[12] Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro
aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna.
[13] Anch'essi ritornarono ad annunziarlo agli altri;
ma neanche a loro vollero credere.
[14] Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a
mensa, e li rimproverò per la loro incredulità
e durezza di cuore, perché non avevano creduto
a quelli che lo avevano visto risuscitato.
[15] Gesù disse loro: «Andate in tutto
il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.
[16] Chi crederà e sarà battezzato sarà
salvo, ma chi non crederà sarà condannato.
[17] E questi saranno i segni che accompagneranno quelli
che credono: nel mio nome scacceranno i demòni,
parleranno lingue nuove,
[18] prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche
veleno, non recherà loro danno, imporranno le
mani ai malati e questi guariranno».
[19] Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro,
fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.
[20] Allora essi partirono e predicarono dappertutto,
mentre il Signore operava insieme con loro e confermava
la parola con i prodigi che l'accompagnavano. |
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